Green Certified

BiM si propone come modello di riqualificazione urbana autenticamente sostenibile, candidato alle più importanti certificazioni green a livello internazionale, tra cui LEED Platinum, BREEAM Excellent, Well Gold e WiredScore enabled.
Il programma di lavori è finalizzato alla riqualificazione degli immobili in uffici di Classe A, con i più alti requisiti di ESG e sostenibilità.

Filo conduttore è il verde,
che ridisegna gli spazi comuni
e dialoga con l’architettura
invitando ad attraversarla, esplorarla, viverla.
LEED Platinum
BREEAM
WELL
WIRED

Rigenerazione
vs nuova costruzione

BiM è progettato in una logica di “retrofitting” e circular economy, scegliendo di rigenerare anziché costruire ex novo, con l’obiettivo di ridurre l'impatto ambientale sulla vita utile dell’edificio. Il recupero e l’ottimizzazione delle architetture esistenti – dall’involucro esterno fino ad alcune finiture interne – presenta evidenti vantaggi non solo per la sostenibilità, ma anche dal punto di vista sociale, perché restituisce alla comunità un luogo identitario, preservandone la storia e il valore.


  • Certificazioni green LEED Platinum e BREEAM Excellent per soddisfare i criteri ambientali più ambiziosi

  • Rigenerazione vs nuova costruzione secondo i principi della circular economy

  • Sistemi di riscaldamento e raffrescamento alimentati da risorse rinnovabili: geotermia e solare

  • Sistemi di recupero e riciclo dell’acqua

  • Massima accessibilità con trasporto pubblico (tram, metro e treno) e bicicletta (parcheggi e spogliatoi)

  • Better Together Programme: co-finanziamento di attività con impatto sociale positivo sulla comunità locale (match - funding)

  • Ambienti di lavoro piacevoli, salubri e sicuri (certificazione WELL)

  • Spazi condivisi e informali e aree verdi: piazza, terrazze e rooftop

  • Attività e servizi al piano terra

  • 100% contratti di locazione green per impegni condivisi nella gestione e nell’uso delle risorse

  • BiM Community che garantisce e tutela i valori di inclusività e non discriminazione


impianti

Un invito a riappropriarsi
degli spazi all’aperto

Il progetto paesaggistico, firmato dall’architetto Antonio Perazzi, mira a creare un habitat immersivo e affascinante, che favorisca la biodiversità, contribuendo al tempo stesso a migliorare la performance climatica degli ambienti. "Qui il verde non ha soltanto una funzione decorativa, ma diventa un pretesto aggregativo, un luogo di incontro in cui le persone possano sostare, abbracciate e protette dalla vegetazione, e abbiano voglia di rimanere oltre l’orario di lavoro, sentendosi parte di una comunità”, afferma il paesaggista.

Intorno al nuovo padiglione sorgeranno sette grandi giardini rialzati a forma di mezzaluna, per creare dei “nidi” dove i cittadini potranno sostare. Antonio Perazzi privilegia l’uso di una vegetazione spontanea, con elevate capacità di adattamento al contesto urbano e ridotte necessità di manutenzione e consumo idrico.

In particolare il bambù, che permette di filtrare il 40% di CO2 in più rispetto a qualunque altra pianta, e gli alberi di Ginkgo biloba, cui si affiancano piante perenni selezionate per la qualità delle loro variopinte fioriture.

Anche le ampie terrazze (che ospitano 1.200 piante di almeno 36 specie differenti) stimolano il senso di appartenenza a un contesto di qualità. Le terrazze sono concepite come aree ricreative che completano la riqualificazione architettonica e sociale degli spazi, con una selezione di vegetazione decorativa e piante in vaso che rievocano il paesaggio meneghino delle case di ringhiera.

Al quarto e sesto piano sarà possibile creare dei veri e propri salotti all’aperto, o degli orti condivisi, mentre al nuovo ottavo piano l’interior landscaping darà vita a isole funzionali e versatili, personalizzabili con varietà di piante che migliorano la qualità dell’aria.


2.200 mq
Aree verdi

44
Alberi

3.700
Piante

40
Specie di piante